Nel 1959 la Rolex – in sostituzione del precedente modello ref. 6542 – lancia il nuovo GMT-Master catalogato con la nuova referenza 1675.
In coerenza con la filosofia Rolex fatta di evoluzione progressiva delle caratteristiche tecniche dei modelli, la nuova referenza adotta una serie di miglioramenti tangibili.
L’orologio è equipaggiato da una nuova cassa dal profilo maggiorato, munita di due spallette dal profilo appuntito, poste a protezione di una parte tradizionalmente vulnerabile agli urti quale la corona di carica ( dobbiamo sempre tener presente che la Rolex pensa a una vita di stress e uso intensivo per i propri modelli tecnico-professionali); un nuovo movimento denominato 1565 GMT, basato sempre sul cal. 1530 segna con maggiore precisione il tempo; la ghiera girevole per il calcolo dell’ora su un altro fuso orario diviene più facilmente manovrabile grazie alla zigrinatura più accentuata e facilita l’uso pratico per piloti e viaggiatori.
Successivamente le spallette di protezione avrebbero superato il profilo appuntito e avrebbero assunto un aspetto squadrato.
Per l’estetica – sempre razionale dei quadranti – si passa dai fondi lucidi con scritte oro in bassorilievo, con minuterie esterne dapprima chiuse e poi aperte, ai primi quadranti opachi con scritte bianche per un periodo di produzione complessiva della referenza che supera i 20 anni.
Tenendo presente che il il GMT-Master ref. 1675 rimane l’unico modello professionale a venire venduto di default con l’elegante e meno sportivo bracciale Jubilee, l’orologio nel corso del lungo arco produttivo è stato equipaggiato con una dozzina di bracciali in acciaio, un paio in oro e almeno tre in acciaio-oro.