Nel 1959 Rolex considera il Day-Date l’orologio automatico più esclusivo dell’intera propria produzione (più delle referenze 6062 e 8171 equipaggiate con calendario completo e fasi di luna!).
La produzione del modello vede infatti solo l’impiego di casse in materiale prezioso: oro giallo, rosa e bianco, nonché la nobile variante in platino.
È anche l’orologio dell’élite internazionale per eccellenza, che vanta il record dell’opzione di 23 lingue diverse con cui esprimere il giorno della settimana!
Una vasta personalizzazione è poi possibile avendo a disposizione una grande varietà di quadranti.
Procede quindi ad archiviare le gloriose ref. 6611 con ghiera zigrinata e 6612 con ghiera liscia, a favore rispettivamente delle nuove referenze Day-Date 1803 e 1802, destinate a diventare nel breve gli orologi “alti di gamma” per antonomasia e nei decenni successivi le pietre miliari nell’immaginario collezionistico.
I nuovi modelli sono caratterizzati da una innovativa concezione: cassa più sottile e un movimento più preciso di nuova generazione, il cal.1555 a 18.000 alternanze/ora.
A tacere dello sfarzoso ma pratico bracciale President.
In perfetto stile Rolex, dopo sei anni, nel 1965 il 1555 il posto ai miglioramenti del successore, il cal.1556 – ancora più preciso con un “battito” a 19.800 alternanze/ora.
Nel 1972 Rolex vara un ulteriore miglioramento anche a quest’ultimo calibro azionando, all’estrazione completa della corona, il c.d. fermo macchina per sincronizzare l’orologio con un’iniziale ora esatta.