Il Daytona Cosmograph è il Re dei Rolex, il modello dei modelli, quello che ha maggiormente contribuito alla creazione di una allure da leggenda per la casa ginevrina.
Nel 1969, continuando l’evoluzione incessante del modello, Rolex lancia simultaneamente le referenze a carica manuale 6263 e 6265, cronografi muniti di pulsanti cronografici con serraggio a vite, in grado di portare in dote – grazie anche alla corona Triplock da 7mm – un’impermeabilità a 50 m.
Non è una novità assoluta, visto il precedente della referenza 6240, ma il mix delle doti tecniche e del fascino delle scelte estetiche applicati a questi modelli, proietta il Daytona ai vertici dell’orologeria mondiale.
Il Daytona ref. 6263, come il precedente modello con i tasti a pompa ref. 6264 e come il “tasti a vite” ref. 6240, monta una lunetta con inserto acrilico con scala tachimetrica stampata in bianco e mantiene l’affidabile e performante movimento Valjoux 727, dai primi anni ’70 con certificazione di cronometro, riportata con un’apposita scritta sul quadrante.
Offerto in un arco di vent’anni sia in oro 18K (a 14K per il mercato americano) che in acciaio, mostra un’ampia evoluzione di quadranti che ha prodotto migliaia di pagine di letteratura e anima tutt’ora vivacissimi dibattiti tra dealers e collezionisti sui siti internet di tutto il mondo.
Il quadrante del modello illustrato dalle foto, collocabile nella prima metà degli anni ’70, esibisce un elegante fondo nero con le due caratteristiche “sigma” accanto alla scritta T SWISS T.