Il 1967 vede l’arrivo sul mercato della ref. 1680, il primo Submariner con datario, leggibile attraverso una finestra sul quadrante posizionata ad ore 3.
Il vetro in plexiglass presenta all’altezza del datario una lente d’ingrandimento Cyclope destinata a facilitare la lettura della data.
Per i primi dodici anni di produzione, il 1680 monta un quadrante opaco (c.d. matt) con la parola “Submariner” in rosso, che avrebbe procurato alla serie il nomignolo di “Submariner scritta rossa” con cui è conosciuto da tutto il collezionismo italiano.
Altra caratteristica dei quadranti scritta rossa è l’indicazione dell’impermeabilità alla profondità di 200m che viene prima espressa in metri e solo successivamente con i 660 piedi d’uso nel mondo anglosassone.
Al di là di piccole modifiche grafiche dei quadranti che si verificano nei primi 6 anni dando luogo alle differenti versioni con cui sono conosciuti (Mark), a partire dal 1973 e fino al 1979 arriva l’introduzione graduale di un nuovo tipo di quadrante, contraddistinto da una grafica completamente in bianco e dall’inversione dell’ordine di indicazione che vede i piedi prima dei metri.
Dal 1967 al 1972 la cassa del Submariner 1680 monta la corona di carica Twinlock,per poi verificarsi il passaggio alla più efficiente Triplock.
Il movimento adoperato sin dall’inizio è il cal. 1575 derivato dal cal. 1530 e marcato 1570 sul ponte dell’automatico, che viene migliorato con l’introduzione del fermo-macchina per i movimenti prodotti dopo il 1971.
Durante l’arco dell’intera produzione del Submariner ref. 1680 si sussegue il montaggio di 4 referenze di bracciali Oyster: ref. 7206 con finali 80, ref. 9315 con finali 280, ref. 9315 con finali 380 e infine la ref. 93150 con maglie piene munita di finali 580.